Scritto da: Silvana Stremiz
Arca da mani, attigni i funtani. Arca da sera, spanna li veli.
Arcobaleno di mattina, attingi alle fontane. Arcobaleno di sera, stendi i panni.
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Arca da mani, attigni i funtani. Arca da sera, spanna li veli.
Arcobaleno di mattina, attingi alle fontane. Arcobaleno di sera, stendi i panni.
Piuttosto che niente è meglio piuttosto.
Di quel che c'è non manca nulla.
"A tera a l'è bassa e a galletta a l'è dua."
La terra è rimasta bassa.
Sono i contadini ad abbassarsi meno.
Mentre la galletta, fuori moda, destinata a rimanere dura, ha ceduto il passo alle brioches.
Alla fine, Maria Antonietta, sebbene priva di testa, aveva ragione.
Simina quandu voi c'a giugnu meti.
Semina quando vuoi perché a giugno mieterai.
Una casa, si sa chi l'ha fatta; non si sa chi se la gode.
A due cose non si deve mai correre appresso: ai treni e alle donne.
Se te voi patir le pene del inferno a Nomi de istà e a Caliam de inverno.
Per patire le pene dell'inferno vai a Nomi d'estate e a Calliano di inverno.
Bun pru ghe fasse.
Che venga bene digerito.
Nulla è più desiderabile di una giovane vedova.