Storia di un bambino di strada
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...era tranquillo, tipico di chi dorme un profondo sonno, e le sue labbra rosse erano appena aperte così da accompagnare i profondi respiri. Non avvertiva il freddo che avvolgeva l'aria, né il passo frettoloso dei passanti che fuggivano dalla mano di sua madre che chiedeva pochi soldi per poter nutrire la sua indifesa creatura. Non sentiva il rumore delle auto che percorrevano l'asfalto a pochi passi da lui, né si accorgeva delle tante volte che quella donna dagli abiti rattoppati aveva abbassato lo sguardo e lo aveva fissato con gli occhi colmi di lacrime. Il suo profondo sonno gli risparmiava la visione della silenziosa tristezza che avvolgeva quella piccola porzione di marciapiede. La madre prese la piccola mano di suo figlio e dopo averla baciata più volte la coprì con un lembo dello scialle. Il bambino si sistemò fra quelle fredde braccia e continuò a riposare mentre una sconosciuta benefattrice, soffermatasi sull'innocenza di quell'angelo, offrì alcuni rimasugli di denaro alla mano supplicante di sua madre che con un sorriso appena accennato ringraziò.
Stringeva fra le piccole mani sudate i pacchi di fazzoletti ormai riscaldati dalle numerose ore passate sotto i picchianti raggi del sole e li mostrava agli automobilisti che ... [segue »]
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