A te mamma
Capitolo: Un ricordo doloroso.Scegli la pagina:
...l'assurda inesistente ragione, sentivo che un vuoto incolmabile s'era fatto largo, in tutta la sua fredda crudeltà, nella mia giovane vita. E così fu! Ora mamma, dopo quasi mezzo secolo ti chiedo, come posso trovare parole capaci di farti comprendere tutto il dolore che hai saputo costruire intorno a me? Ti prego! Dimmelo tu! Da quel giorno seppi di non aver più una madre, di non aver più un punto di riferimento. La mia piccola mente concepì solo un'idea: morire! Ma non seppi farlo e, dentro di me questa incapacità divenne la mia seconda condanna. La mia persona si svuotò di ogni pensiero, e speranze. Mi lasciai andare passivamente, come un semplice sasso inerte che rotola perché qualcuno lo prende a calci. E fui succube di tutti. Spesso pensavo di reagire, di ribellarmi, ma non faceva parte del mio carattere, reso ormai debole e, mi limitavo contro la mia volontà, a rifiutare tutto ciò che poteva essere o rappresentare per la mia età una qualunque normalità. Permettevo agli altri, incapaci di dirigere la mia vita, anche se così facendo tradivo me stessa, sgretolandomi, senza poterci farci nulla. Uccidevo me stessa ripetutamente come tu mamma, freddamente mi uccidesti per sempre in ... [segue »]
Composto mercoledì 18 gennaio 2012
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