La terrena triade del morto vivente
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...sotto mentite spoglie, anche lui dipartito anzitempo per le amarezze della vita ('o tuosseche arruvin 'o fegat), scatenandosi addosso una rara malattia... la cirrosi psicosomatica.
Non avevo ancora messo piede sulla celeste dimora quando, seppur tramortito (e un po' rimbambito) da potenti neurolettici (moditen depot) somministrati in maniera selvaggia, le preghiere urlate (come suo solito) di mia nonna Rosina, richiedenti l'intervento divino, proprio all'istante mi risvegliarono dal buio depressivo.
Ma appena sveglio ecco di nuovo anche i lamenti (per non dire tormenti) di mia madre Antonettina (le donne in "ina" sono tutte terribili!) Che già in terra mi avevano scatenato l'eterna insonnia e, così,
mentre tra me e me pensavo meglio ritornare sulla terra o addirittura sopportare le pene dell'inferno, ecco il pronto intervento di mio nonno Picchippone che, come suo solito, si finge mattacchione per farmi ridere e mettermi di buon umore.
Finge, pertanto, di cingermi in un amorevole abbraccio ma solo per per sussurrarmi all'orecchio... le donne van tenute a debita distanza perché, tra lamenti e urla (povero nipote non bastava tua nonna e tua madre ci si è messa pure tua moglie!), con loro non si è mai di buonumore mentre con me ritornerai ragazzino, quell'instancabile peperino ... [segue »]
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