La terrena triade del morto vivente


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Sono morto nel 98
e nacqui nel 48,
così per la cabala
sono proprio io
il morto che parla
grazie alle scritture

Dopo tante gran palle (l'Einstein spirituale, il novello Platone, il moderno Noè, il vincitore di un triplice nobel in contemporanea!) Mi mancava soltanto questa, davvero allucinante, ma è l'unica verità e non certo una palla.
Rappresento, infatti, l'unico uomo sulla terra in vita apparente (o il morto vivente) dal giugno 1998 quando, in seguito all'abbandono filiale, il mio spirito vitale (esuberante di amor) si rifiutò di continuare a vivere questa squallida esistenza terrena e, pertanto, se ne uscì dalla sua casacca corporale.
Senza più spirito, quella quintessenza vitale che ti fa amare, caddi in severa depressione e, senza più le ali della pressione spirituale che ti fa volare, cominciai a precipitare nel vuoto abissale.
Proprio quando stavo per sfracellarmi sul suolo (la materia è finita nello spazio infinito) del precipizio terreno e non certo infernale (non lo meritavo), un angelo in volo, con il suo ardito intervento, mi prese al volo e, tenendomi ben stretto nel suo amorevole abbraccio, proprio in un lampo mi portò in paradiso.
Intravidi mio padre (Angelo Raffaele) in questo esalante (non certo esilarante) volo, già angelo in terra ... [segue »]

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