Notte ad ore

...fermò, il mondo intero si fermò.
Lei tornò bambina e vide il mediterraneo da Zarzis, la sua città natale, respirò il vento caldo del Sahara e sentì il dolce profumo dei datteri maturi.
Remo aprì il suo cuore e per la prima volta capì cosa voleva dire la parola amore.
Pensò fosse strano, ma la felicità divenne una camera ad ore, una giovane squillo e una notte di metà novembre.
Si svegliò tra le lenzuola ormai tristemente assolate, erano le nove di mattina e di lei restò solo qualche traccia di rossetto sul cuscino.
Remo fissò il soffitto per qualche minuto, dalla strada poté sentire il vociferare dei passanti affannati e immaginò un'altra giornata vuota.
Si alzò e senza rendersene conto si mise a cercarla con il cuore in ogni angolo della stanza, gli sarebbe bastato sentire ancora quel dolce abbraccio, quello sguardo eterno, ma tutto era sfumato come il suo profumo.
Si vestì velocemente ed uscì senza voltarsi. Discese velocemente le scale e, arrivato alla reception saldò il conto.
Uscì in strada e venne accolto da una fredda mattina.
Guardò i portici in cerca di qualcosa o qualcuno, poi si incamminò verso l'auto, abbassò lo sguardo e pensò ad ... [segue »]