Un uomo

...quella dolce aria. Riuscì a radunarli in un piccolo mazzo. La sua Marisa era sempre nei suoi pensieri, nel suo cuore. La donna dei fiori li raccolse in una carta di giornale porgendoglieli con tutta la regalità possibile. Riprese a pedalare, le sue gambe avevano riacquistato la forza di sempre. Finalmente era arrivato. Accostò la bicicletta al muro iniziando a frugare nelle tasche dell'impermeabile, alla ricerca delle chiavi del portone. Squillò nel frattempo il portone, riponendo nuovamente le chiavi in tasca che aveva cercato con tanta fatica. "Dove sei amore?", era Marisa. "Lo sai che stasera i ragazzi tarderanno?" Continuò con un dolce tono allusivo. "So che ti amo più della mia vira" concluse Marco nella fretta di abbracciarla. Riprese nuovamente la ricerca delle chiavi. Era interessante che tutte le volte che cercasse qualcosa, il telefono, puntualmente, era pronto a interromperlo. L'ansia questa volta, però, era acuita da una piacevole prospettiva. All'improvviso, un rumore strano quanto violento lo distrasse. Il rombo di una moto, due caschi impenetrabili fissavano il corpo di Marco evitandone vigliaccamente lo sguardo. Marco non capiva. L'odore acre di quel fumo gli era penetrato nei polmoni. Rimase fermo, immobile. "Qualcosa non va ragazzi?" Con tono flebile e,... [segue »]