Un uomo
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...iniziare a parlare. E così fu. "Professore, la mia ragazza è incinta". "E di chi?" Chiese provocatoriamente Marco. Il ragazzo rimase talmente sbalordito che avvertì immediatamente un indescrivibile disagio, diventando tutto rosso in viso. "Calmati, la mia provocazione aveva una finalità. Volevo, intanto, dimostrare, che anche una cosa brutta potrebbe avere dietro una cosa ancora più brutta. Ho capito e sono certo che tu sia il padre del bambino, mettiti in pace. Piuttosto, ne avete parlato serenamente tu e lei?", il suo tono era divenuto paterno e il ragazzo sembrò tirare un respiro di sollievo. "Sì ma non capisce. Non vuole assolutamente abortire. Non si rende conto che siamo troppo giovani per un passo così importante. Dice che non le sembra vero di potere avere una creatura tutta per sé, frutto del nostro amore". "E tu cosa ne pensi?" "Penso che piacerebbe anche a me avere un figlio ma, ripeto, è presto. Le cose, perché diano buoni frutti, hanno bisogno di tempo, quello giusto.". "Parli bene, ma hai razzolato male. Chi allungato il braccio per raccogliere quel frutto ancora acerbo?", chiese Marco. "Poi, ne hai parlato con tuo padre?", chiese nuovamente. "Mi risponderebbe di arrangiarmi, lo conosco! Mi direbbe ... [segue »]
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