Zac
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...che la madre lo aiutasse nelle faccende domestiche o gli preparasse da mangiare, salvo quando non stava bene e doveva restare a letto.
Sempre dopo cena, lei lo chiamava col citofono interno per dargli la buonanotte e per sentire se aveva bisogno di qualcosa, ma quella sera non avrebbe voluto neppure rispondere, aveva i nervi a pezzi.
"Mamma, va tutto bene, non ho bisogno di niente, buonanotte!"
"Aspetta, volevo dirti che ha telefonato Elisa, mi ha detto che aveva provato a chiamarti sul cellulare, ma lo avevi spento."
"Va bene, ciao, grazie!" Ruggero stava per mettere giù il ricevitore ma sua madre, con voce calma e decisa, lo trattenne.
"Non puoi essere sempre scontroso con tutti, chiamala!"
"Buonanotte, mamma!"
Zac intuiva quando il suo padrone era nervoso e ogni volta gli si avvicinava poggiando il muso sulle sue gambe come a voler dire – ci sono io a farti compagnia – mentre Ruggero lo accarezzava sulla testa.
"Lo so, Zac, che mi vuoi bene... su, andiamo a preparare qualcosa da mangiare per tutti e due e tu portami la busta delle tue crocchette!"
Sembrava quasi impossibile che un animale potesse capire, ma Zac era un cane addestrato, particolarmente intelligente e soprattutto adorava Ruggero, lo ... [segue »]
Composto martedì 1 luglio 2014
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