La ragazza del paese stregato
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...loro grido cessa, ma restano a dondolarsi al loro posto, pronte a riprendere appena smetto di guardarle. Così, per ore.
Non esco quasi più. Il paese mi opprime, mi soffoca con i suoi silenzi malevoli, dopo i pettegolezzi e le calunnie. Mi isola con la falsità e la sorniona ipocrisia del sospetto. Anche Mirta non esce più, lo so, sebbene eviti di passare davanti a casa sua nelle mie sempre più rare escursioni.
Ieri, per esempio, l'ho vista per un attimo, da lontano. È uscita per pochi secondi ed è subito rientrata.
Indossava un vestito celeste. Erano almeno venti giorni che non la vedevo e adesso sento il bisogno di andarmene.
Mio zio si è chiuso in un mutismo ostinato e passa giornate intere a interrogare i tarocchi. La sua mente non funziona più molto bene dopo la morte della moglie, e la sua mania di persecuzione va peggiorando. L'ho udito poco fa che confabulava con Severin sul modo di preparare gli anelli per una forte controfattura. Questa mattina il carbone riluceva più del solito, e le asine hanno abortito. Severin parla sempre di stregoneria e mio zio gli dà ragione.
*****
a qualche chilometro dal paese, sulla via del ritorno,... [segue »]
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