E alla fine si possiede solo ciò che si è dato
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Tony era un inglese dalla pazzia tranquilla e garbata e, come ogni giorno, presidiava il solito Pub di Brighton, East Sussex, dove passava il tempo a trasformare le tante ore in altrettante sbornie.
Gli inglesi hanno l'imprevedibilità della gente incivile, il loro genio è senza controllo, così come le loro maniere, il che può renderli grandi... o folli!
Tony era un uomo disperato, anche se non lo sapeva. Aveva pochi peli in testa ed erano tutti scivolati di lato, una barba incolta e incoltivabile, qualche dente mancante rimpiazzato da capsule di seconda mano (o di seconda bocca), il passo corto e pesante, la faccia grinzosa da calciatore che sta per colpire la palla di testa.
Il solito freddo e la solita pioggia all'esterno del locale erano un invito ad abbracciare quel po' di vita noiosa che banalmente vibrava nel Pub semideserto. Un forte odore di elementi fritti in olio bruciato aleggiava nell'aria, che si confondeva con zaffate di puzza di fumo, di sudore, di vite sfortunate.
Tony come sempre se ne stava all'angolo del pub, da solo, a maledire e a maledirsi, bruciando sigarette e polmoni accanto a pinte di Lager Beer e Special Brew, e sputando per terra da vero ... [segue »]
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