Scritto da: Elisa

La stagione della neve


Scegli la pagina:
...diventare qualcosa di diverso da quello che eravamo: due poveracce dimenticate da tutti, persino dagli antenati. Eravamo state stupide a poter anche solo pensare di riuscire a far parte di quel mondo. A sognare di rompere quel guscio di povertà che ci si appiccicava addosso e ci impediva di vivere. Quello che eravamo era scritto nel nostro passato, era un marchio sulla pelle, indelebile.
Io e Natsumi, scoraggiate dai no perentori, per un attimo pensammo di arrenderci e di tornare indietro, ma il signor Hoshiyo disse che sarebbe stato un errore. Aveva ragione. Avevamo lasciato nostra madre perché era l'unica soluzione possibile. Non potevamo arrenderci. Dovevamo lottare e farlo anche per lei. Bussammo ad un'altra okiya, che sembrava ancora più bella e grande delle altre. Venne ad aprire una donna anziana, che si reggeva su un vecchio bastone di legno di ciliegio. Come nelle case precedenti il signor Hoshiyo chiese di parlare con la proprietaria e, come nelle case precedenti, fu condotto nel suo ufficio. Noi restammo fuori, ci avrebbe chiamato lui quando la padrona avesse chiesto di noi: così avevamo fatto sino a quel momento. Ma in quell'okiya tutto andò diversamente. La proprietaria non chiese nemmeno di vederci, aveva ... [segue »]
Composto domenica 25 gennaio 2009

Immagini con frasi

    Info

    Scritto da: Elisa
    Dedica:
    Ad Alessandra, senza la quale non avrei mai preso una penna in mano.

    Commenti

    1
    postato da , il
    bellissima poesia

    Invia il tuo commento
    Vota la frase:5.00 in 2 voti

    Disclaimer [leggi/nascondi]

    Guida alla scrittura dei commenti