Glauco e l'Erba Magica
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...– disse una pesante voce.
Glauco tentò di voltarsi nella direzione in cui aveva sentito la voce ma divincolandosi non ci riuscì.
"Non sono un pesce! Sono un ragazzo! " – gridò.
Non appena riuscì a tranquillizzarsi ed a stare fermo, iniziò a ruotare su se stesso da solo. Vide così cos'era successo e chi aveva parlato.
Un uomo anziano, con il volto duro e squadrato ricoperto da una barba folta ma non molto lunga, se ne stava seduto sulla riva del fiume, all'ombra di un albero, con una canna da pesca in mano. Glauco seguì con lo sguardo la lenza e vide che arrivava fin dietro alla sua schiena. Quell'uomo era riuscito ad afferrare con l'amo della sua canna da pesca le mutande del ragazzo mentre si agitava in acqua, salvandolo, e ora lo stava tenendo sollevato a mezz'aria proprio con quell'aggancio.
"Potrebbe farmi scendere, per favore? " – disse il ragazzo, ancora ciondolante in aria.
"Non prima di aver ben capito che razza di pesce sei... " – replicò l'uomo.
"Non sono un pesce, per Zeus! Sono un ragazzo! Un essere umano! " – sbottò Glauco, leggermente irritato.
"E allora perché te ne vai serpeggiando nell'acqua come un ... [segue »]
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