Il mantello
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...mamma era corsa avanti a spalancare le imposte (ma entrò soltanto una luce grigia, priva di qualsiasi allegrezza).
" Che bello! "Fece lui con fiacco entusiasmo, come fu sulla soglia, alla vista dei mobili nuovi, delle tendine immacolate, dei muri bianchi, tutto quanto fresco e pulito. Ma, chinandosi la mamma ad aggiustare la coperta del letto, anch'essa nuova fiammante, egli posò lo sguardo sulle sue gracili spalle, sguardo di inesprimibile tristezza e che nessuno poteva vedere. Anna e Pietro infatti stavano dietro di lui, i faccini raggianti, aspettandosi una grande scena di letizia e sorpresa.
Invece niente." Com'è bello! Grazie, sai? Mamma. "Ripeté lui, e fu tutto. Muoveva gli occhi con inquietudine, come chi ha desiderio di concludere un colloquio penoso. Ma soprattutto, ogni tanto, guardava, con evidente preoccupazione, attraverso la finestra, il cancelletto di legno verde dietro il quale una figura andava su e giù lentamente.
" Sei contento, Giovanni? Sei contento? "Chiese lei impaziente di vederlo felice." Oh, sì, è proprio bello. "Rispose il figlio (ma perché si ostinava a non levarsi il mantello?) E continuava a sorridere con grandissimo sforzo.
" Giovanni "supplicò lei" che cos'hai? Che cos'hai, Giovanni? Tu mi tieni nascosta una cosa,... [segue »]
dal libro "La boutique del mistero" di Dino Buzzati
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