La voglia di uccidere
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...in gioco ci fosse la sua libertà, ha sempre pensato che nel momento non avesse più nulla da perdere, allora sì, avrebbe imbracciato la falce per un giorno.
La sorte fu favorevole in una giornata d'inizio estate, recatosi dal suo oncologo si sentì proferire la sentenza, gli rimanevano 2 al massimo 3 anni di vita.
Uscì dallo studio che pareva avesse fatto un terno al Lotto.
Sorrideva e guardava fiero avanti, poteva uccidere, ma chi?
Non è mica facile, è una decisione importante, da Dio, poi più pensa alle varie persone potenzialmente candidate più trova motivi per non procedere nell'intestina voglia.
Non esiste una persona tanto cattiva che possa meritare questo, pensava, in tutti trovava un lato comunque positivo.
Meglio sicuramente con un estraneo...
s'illuminò il viso quando gli balenò nella mente una querelle che ebbe anni prima con uno sconosciuto stupido, prosopopeico, tracotante e ipocrita, poteva essere tranquillamente il gemello del vecchio racconto paterno... aveva deciso, era lui.
La mancanza d'umiltà per Luciano è sempre stato peccato mortale.
Sapeva dove abitava, assunse qualche psicofarmaco e partì, il suo bagaglio consisteva in un cambio ed un sacchetto di carta col necessario.
Arrivò all'ora di pranzo, andò a mangiare in un bel ... [segue »]
Composto domenica 28 giugno 2009
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