La voglia di uccidere

...Ombradineve aveva spostato il divano dietro la sua testa e il plasma a volume alto sintonizzato su mtv di fronte.

Gli fece riprendere i sensi mettendogli una piccola bacinella legata sul ventre, all'interno un topolino cavia.
Goliardica tortura medievale, il sorcio non avendo vie d'uscita scava l'ombelico, poi non si sa che strada possa prendere, o passa dalla trachea uscendo dalla bocca, o passa dall'intestino uscendo dall'ano.
Ombradineve propose a Shame la scommessa, ma sembrava non volesse capire, forse non capiva davvero.
Fu fortunato, l'innocente topino scelse il percorso b, per questo, indossando i guanti, dovette mettergli quasi un chilo di bucce di fichi d'india in bocca per farlo tacere.

Non collaborava, era già svenuto due volte, lo faceva riprendere con tanti piccoli tagli lunghi 3-5 centimetri profondi 1, con un rasoio di madreperla che ogni tanto condiva col sale.
Questa operazione la compiva seduto su uno sgabello in plastica posizionato a metà del corpo di Shame.
Ombra seduto a cavalcioni con la sinistra tagliuzzava, con la destra fumava, ogni taglio un tiro, ogni tiro uno sguardo a scrutare Shame, che pareva avesse negli occhi lo sguardo interrogativo, forse incredulo.
S'impietosì... e gli versò del rum agricolo nell'ugola e sul ... [segue »]

Giuseppe Catalfamo

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