I padroni del nostro destino
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...benessere, sai, ero un dentista conosciuto nel mio paese, e gli incassi erano notevoli. Provavo enorme gioia nel dare tutto quel che potevo alla mia famiglia, io lavoravo per loro, vivevo per loro. Grande è l'amore che provo e mai si spegnerà. Mai.
Immagino sarai stupito, un ragazzo così giovane che era già rinomato in ambito professionale e che possedeva tutte quelle cose.
Avevo sempre amato studiare, ero stato precoce fin da bambino ed ero riuscito a laurearmi con due anni d'anticipo rispetto al consueto. Non temo d'esser etichettato come modesto quando dico di essere un fottuto genio quando ho a che fare con i libri e con l'istruzione in genere.
Sai quanto desidererei tornare a quella vita, che mi è stata strappata dalle mani contro il mio volere? Suppongo tu possa immaginarlo, anche te avrai perso i tuoi cari, o comunque non li vedrai da tempo.
È la normalità della guerra che accomuna tutti i suoi partecipanti, attivi o passivi.
Avrei fatto volentieri a meno di conoscerla".
Purtroppo mancava un pezzo a questo foglio, si era strappato quando me lo diede nelle mani, nella fretta di non farci scoprire. Credo comunque che continuasse più o meno in quella maniera,... [segue »]
Composto martedì 19 gennaio 2010
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