On sleepless roads the sleepless go
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...darle fastidio, ogni mostro sembrava relegato nel profondo dell'anima e forse non ne sarebbe più uscito, ma soprattutto era sicura che se anche fosse successo, Marco l'avrebbe protetta. Non sarebbe più stata sola. Il loro mondo tornava ad unirsi, le loro strade finalmente combaciavano e tutto il resto non sarebbe stato un problema. Tutto sarebbe andato per il meglio.
Con quella certezza nel cuore, il posto che potevano entrambi ormai chiamare casa sembrò più vicino del solito, il viaggio più veloce che mai e il vuotare le valigie insieme, fare posto alle sue cose nell'armadio, una sensazione così bella ed appagante che quasi sembrava irreale. Furono le sue braccia calde che la stringevano, quelle labbra che incontravano le proprie a rendere tutto vero.
Avrebbero finalmente potuto camminare insieme. Per le stesse viuzze. Sotto le stesse stelle o sotto la stessa pioggia. Si sarebbero svegliati nello stesso letto, avrebbero mangiato insieme, avrebbero vissuto insieme. E non avevano sbagliato, a credere che il destino volesse vederli uniti.
Composto lunedì 3 ottobre 2011
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