Il sorriso di Paola
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...Era un po' come se la vita, con i suoi ritmi, le sue angosce e le sue avversità, mi concedesse una pausa per abbandonare i brutti pensieri in un angolino remoto e, di conseguenza, per ricaricarmi!
Sorrisi, ebbra di emozione. D'un tratto abbassai lo sguardo, compiaciuta.
Avevo svaligiato la bancarella del fruttivendolo. Mele, arance, pere e le prime ciliegie della stagione! Irresistibili!
Lanciai una rapida occhiata alle borse, straripanti di ortaggi e frutti, e sorrisi, soddisfatta.
Adoravo fare spesa al mercato rionale, la mattina presto, quando ancora si potevano trovare occhi assonnati e discreti.
Come una bambina in un negozio di giocattoli mi tuffavo sui prodotti della terra, valutandone dapprima l'aspetto esteriore e in un secondo momento anche la freschezza e la qualità.
Pensavo a quei bellissimi colori e a quelle armoniose forme e a come li avrei disposti nel cestino che si trovava sulla tavola da pranzo.
Ogni volta che avevo ospiti, provavo un indescrivibile orgoglio nel leggere l'ammirazione e lo stupore sul volto dei miei invitati.
Da alcuni mesi, ormai, non avevo più tempo per la pittura o il disegno, le mie grandi passioni.
L'unica espressione artistica che mi concedevo era quella: allestire la frutta in quel grande cesto di ... [segue »]
Composto nel agosto 2009
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