Il sorriso di Paola
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...sullo schienale di una sedia a dondolo.
Inspirai profondamente e annunciai: "Sono a casa!"
Dopo un brevissimo istante di silenzio, mia madre giunse dal corridoio. Aveva un sorriso dipinto sul volto. Ma un sorriso stanco, sempre più stanco!
Annuii per salutarla, poi, abbassai lo sguardo: era lì, tra le sue braccia, indifesa e inerme, come al solito.
Le andai incontro, l'avvolsi con il mio calore, socchiusi gli occhi e le sussurrai: "La mamma è qui tesoro... la mamma è qui!"
Mentre la sua testolina riccioluta si appoggiava al mio seno, catturai, giocosa, il profumo innocente della sua pelle.
Improvvisamente, la mia mente iniziò a ripercorrere quelli che furono i mesi più duri e impegnativi della mia vita di giovane sposina e un brivido freddo si tese sulla schiena. Un brivido intriso di paura, ansia e delusione.
Ricordai amaramente ogni dettaglio, ogni particolare di quel fatidico giorno in cui le nostre tre vite vennero stravolte in maniera irreversibile.
"Dov'è la mia bella principessina?" Chiese Andrea, entrando in casa.
"La signorina ha appena finito la pappa... menomale che il pediatra mi ha consigliato l'allattamento misto. Ha un appetito questa bimba!"
La piccola era nella sua sdraietta, sul tavolo della cucina, accanto a me che stavo armeggiando ... [segue »]
Composto nel agosto 2009
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