Il sorriso di Paola
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...minuti dopo eravamo già sulla via di casa.
Mi sorpresi nel costatare la rapidità del dottore. Non mi chiese nulla e non visitò nemmeno la bambina. Sulle prime restai un po' stupita di tale atteggiamento, ma compresi che rientrava nella "normale consuetudine".
Ero certa che, finalmente, mi sarei sentita più leggera, più tranquilla e invece... quella strana sensazione che mi aveva accompagnata per tutto il tempo, si agitava ancora in me.
Una volta a casa, presi la piccola tra le braccia, la cullai, la baciai e la strinsi a me.
Quando Andrea ritornò dal lavoro, ci trovò così, teneramente abbracciate, sulla sedia a dondolo.
"Ehi... è andato tutto bene?" Chiese sottovoce, avvicinandosi.
"Credo di sì, ma... non riesco a togliermi questa tensione di dosso!"
"Oh... forse è meglio se la mammina va a farsi un bel bagno caldo... qui ci pensiamo noi" disse lui prendendo la bimba, delicatamente. "Coraggio! Vai a rilassarti un po'!"
Titubante, mi allontanai.
Mi concedetti un lungo bagno caldo.
Dopo cena, andammo tutti a letto, stanchi e provati dalla giornata appena trascorsa.
La mattina seguente, Andrea mi portò il caffè a letto, come al solito, e poi scappò al lavoro, ma prima chiese:
"Stanotte non ha cercato la sua ... [segue »]
Composto nel agosto 2009
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