Come un girasole
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...parso di sentire quel nome uscire dalle labbra di Sandro. Ma non dissi nulla. Gloria andava benissimo. Gloria era un nome bellissimo. Era il suo!
"Hai detto che ami gli animali. Anche i cani, deduco..."
"Soprattutto... i cani" ammise lei.
"Ti piacerebbe vedere una cucciolata? Amici di famiglia hanno una piccola fattoria e sono appena nati dei cagnolini... se vuoi..."
"Certo! Con immenso piacere!" Acconsentì con l'entusiasmo innocente di una bambina.
Il mio cuore s'illuminò.
Ad un tratto, il cellulare squillò e sul suo viso comparve un'espressione di profondo disagio. Lo cercò nello zainetto che aveva con sé, all'apparenza straripante di oggetti. Guardò sul display e sbuffò.
"Scusami un attimo."
Così dicendo si allontanò quanto bastava per non farmi sentire chiaramente le sue parole. Percepii comunque un pronto dal tono fermo, deciso e molto scocciato.
Si trattenne al telefono per 10 minuti abbondanti poi, all'improvviso, ritornò da me.
Ma non era più la stessa ragazza con cui avevo conversato sino a poco prima. Era nervosa e sfuggente. Qualcosa le aveva di certo fatto cambiare umore.
Si sedette nuovamente sul ponticello di legno, lanciò lo sguardo verso l'orizzonte e restammo così, a contemplare quel suggestivo paesaggio che si apriva davanti a noi,... [segue »]
Composto nel agosto 2009
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