Per non dimenticare
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...erano belli i loro sguardi, quanto erano deliziosi quelle vite non vissute pienamente. E quanto erano odiosi, orribili, cattivi, maligni quegli sguardi che li guardavano come se, dinanzi, ci fosse una bestia. Ma loro erano solo bambini. Innocenti e puri. Solo questo. Bambini che intanto si recavano verso quelle "docce", senza in realtà sapere dove si stessero recando. Non si fidavano degli sguardi maligni. Giunsero in quel posto che già odorava di orrore e gelo. Uno alla volta. Una vita alla volta. Un bimbo dopo l'altro. E Anna era l'ultima, assieme alla sua bambola. Forse era lei il suo angelo custode. Era il 2 gennaio del 1944 quando quei bambini raggiunsero il posto che sempre avevano aspettato, il paradiso. Perché, nella Cracovia che ancora non conosceva limiti, nuovi angeli abitarono il cielo. E con le loro ali volavano felicemente e liberamente, su quegli sguardi orribili e dolorosi e infelici e cattivi e bestiali. Erano angeli, i cui sguardi erano affettuosi e deliziosi e puri. Intanto, in quel luogo buio e pauroso, Anastazia fu gettata assieme alle altre bambole, assieme agli angeli custodi. In realtà, non era solo una bambola. Era davvero un angelo per Anna. L'unica ad averla colmata di ... [segue »]
Composto domenica 27 gennaio 2013
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