Per non dimenticare
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...calore quando tutto era gelo. E, in quella giornata, Anna era volata in cielo. E dall'alto, osservava la cattiveria e il male e il sangue presente in un mondo che lei aveva sempre creduto potesse migliorare. In quell'inverno, con lei erano volati i sogni e i desideri di una fanciulla che aveva ancora tanto da vivere; sogni spezzati e massacrati da sguardi sanguinosi. Non c'era nulla di più terribile. E in quel paradiso, un posto che era davvero il suo, intravedeva bambini paurosi, timorosi di vivere, di essere vivi, timorosi di morire. Intravedeva il gelo nei loro occhi che somigliavano a due gioielli, e ascoltava le loro preghiere. Pregavano ogni notte, quando tutto era buio. E lei li ascoltava. Era una giornata sempre più invernale dello stesso anno quando Ewa giocava con la sua bambola; trecce bionde e lunghe, occhi azzurri, un viso d'angelo. Era posata sul suo letto, mentre le gambe dondolavano e mentre con il suo cuore si confidava con Anna, la bambola si chiamava così. La stanza era quasi vuota, come lo era la sua anima. Era solo una bambina ma aveva vissuto veramente, con tutto il dolore che potesse esistere in un essere umano. Era una ... [segue »]
Composto domenica 27 gennaio 2013
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