La "mia" farfalla
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...una vita.
Quante letture su Socrate; Il famigerato "sapere di non sapere" era per lei indirizzo di conoscenza ulteriore. Un percorso in continua evoluzione.
Qualità che provocavano più un problema che immettersi in una strada in discesa. Metteva disagio la maggior parte delle persone con cui aveva uno scambio di opinione. "Come fa una negra a parlare in quel modo. Puttana! Pensa di metterci a tacere tutti? Non s'illuda. Avrà anche una lingua veloce ma rimane sempre una negra!" Questi erano i dialoghi più ricorrenti riservati alla ragazza. "Mio figlio un giorno sarà il dipendente di una negra? Il mondo va in malora, e noi non facciamo niente per cambiarlo."
Il tipo sulla sessantina in giacca scura e jeans, posto sotto lo schermo piatto che indicava l'avanzamento delle code, stava estraendo da un pacchetto di Marlboro l'ennesima sigaretta, e guardava Jane con pacata insistenza. La bella ragazza sentiva addosso il suo sguardo. Una situazione che aveva vissuto centinaia di volte.
"Ho pietà, mi fate vomitare. Un bianco e una nera insieme..."
Cercò d'intuire Jane i pensieri del fumatore.
Una volta Tom, subì un aggressione da alcuni uomini. Lo intimarono di non frequentare più Jane, oppure, sarebbe accaduto qualcosa d'irreparabile. Era ... [segue »]
Composto sabato 10 marzo 2012
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