La "mia" farfalla
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L'ufficio postale a quell'ora brulicava di persone. Jane si era prenotata alla macchina elimina code con un numero assai lontano da quello visualizzato sul display a schermo piatto. Una giovane donna al cellulare accanto a lei informava il suo interlocutore della lunga attesa. Tutti erano impazienti, molta gente aveva fatto la fila la mattina, ed era ritornata nel pomeriggio alla riapertura. Un uomo spiegava all'usciere le ragioni del suo lamentarsi. Tom aveva accompagnato Jane. Lui era un bianco, lei nera originaria del Senegal. Si erano conosciuti ad un concerto, e poi rivisti qualche giorno dopo. E da quel momento, avevano trasformato la prima attrazione fisica in un amore forte e indiscutibile. Mai avrebbe immaginato Tom di poter essere attratto da una ragazza nera, anche se molto bella. L'educazione ricevuta dai propri genitori era stata perlopiù di stampo razziale. Mamma e papà protestavano fortemente per quell'unione. Ma l'attrazione per Jane andava oltre il colore della pelle. Oltre ogni ferrea educazione. Un educazione quella oramai persa, spinta nella parte più lontana della mente. In verità ora quando Tom la osservava, non vedeva questa differenza. Jane era bellissima, i lineamenti del viso molto delicati e armonici, il corpo magro e formoso.
L'aveva notata ... [segue »]
Composto sabato 10 marzo 2012
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