Il Gabbiano non vola più
Scegli la pagina:
...è un uomo d'affari, a volte un pilota. Ogni volta intrattiene i suoi interlocutori con storie che si avvicinano molto alla realtà. Fantasiose storie costruite su reali testimonianze raccolte in questi anni vissuti in aeroporto.
All'alba, prima che l'aeroporto inizi a popolarsi, si reca alla toilette. E poi per tutto il giorno si mescola tra i passeggeri. Trascina, senza separarsene mai il suo vecchio trolley. Raccoglie oggetti e indumenti dimenticati dai più sbadati. Non chiede mai soldi ma sigarette o giornali. A notte fonda, quando l'aeroporto è semi deserto, toglie dal trolley una coperta e si sdraia su di una panca. Tanti altri, come lui, dormono lì. Riempiono tutte le panche. E quando non si trovano più posti, si coricano a terra, sopra le coperte o su cartoni. Difficilmente fanno amicizia tra loro. Non hanno nulla da dirsi. Nulla da darsi e nulla da chiedersi. Sono donne e uomini che celano nei loro occhi smarriti la loro storia.
"Buongiorno comandante!" Il Gabbiano saluta Giorgio, un giovane comandante di ritorno da Miami. "Ciao Gabbiano! Come stai? Ti ho portato una t-shirt" Contento come un bambino, la guarda. La gira e legge con attenzione ciò che vi è stampato sopra. "Grazie comandante.... [segue »]
Leggi un altro Racconto Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti