Un Felice equivoco

...fare, qualche volta. Peccato si abiti lontani.
È rilassata, naturale, e Felice si sente a proprio agio con lei.
- Questa mattina pensavo di invitare il mio amico Nico con la sua amica gnocca a cena in albergo con noi questa sera, ma... - ha sottolineato con il tono di voce l'aggettivo irriverente, e lasciato in sospeso la frase, che Nico termina per lui -... ma tua moglie non capirebbe.
- Già.
- Non pensi possa essere peggio, se non glielo dici? Se non ci presenti?
- In che senso?
- Intendo dire che se e quando lo venisse a sapere, potrebbe incazzarsi di brutto, e avrebbe ragione. Perché nasconderle che Nico è il diminutivo di Nicoletta, se si tratta di un dettaglio insignificante? Sarebbe sospetto. Abbiamo fatto un giro in moto. Che sarebbe stato identico in tutto e per tutto se io fossi il tuo amico Nico e non la tua amica Nico.
- ... - Felice si sente spiazzato. Le donne, non si sa mai come affrontarle.
- Senti la mia proposta. Io chiedo a Elena, la mia amica gnocca, e agli amici con cui usciremo questa sera, se hanno voglia di un cambio programma e di venire a cena con ... [segue »]