Un Felice equivoco

- Ciao, Nico, a domani!
Mario è così. Lascia la scrivania alle 17.00 precise. Le questioni urgenti, quelle che devono essere risolte perché il sistema non si inceppi e il lavoro di tutta l'azienda possa proseguire senza intoppi, e che di solito emergono all'ultimo momento, quelle le lascia ai colleghi.
- Ciao, Mario. A domani - con un sospiro di rassegnata insofferenza rituffa lo sguardo sullo schermo, facendo nel frattempo ballare agilmente le dita di entrambe le mani sulla tastiera.
Dopo una mezz'ora abbondante, ha risolto. Ha ripulito il pc della collega che lavora agli acquisti al piano superiore, infestato di file inutili che ne rallentano in modo inaccettabile i processi. Lavoro banale: se solo gli utenti usassero maggiore cura nei confronti dei propri strumenti di lavoro, non sarebbe necessario intervenire periodicamente per riabilitare funzioni inibite.
Tutto a posto, può andare finalmente. Domani si ricomincia. Giornate sempre uguali e tutte diverse. Non si sa mai quali saranno i problemi nella rete informatica, né quando avranno luogo: è certo solo che ce ne saranno.
Scende le scale, un cenno di saluto distratto alla collega che davanti all'ingresso sta consultando concentrata il cellulare.
Mentre cammina verso la sua moto attraverso il piazzale ... [segue »]