Un Felice equivoco
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...asfaltato, indossa il casco, chiude la giacca con le protezioni, infila i guanti in pelle. Monta in sella e parte.
Godere di piccole cose, anche nel breve tragitto casa-lavoro e ritorno.
La temperatura è ancora mite e ha davanti a sé più di un'ora di luce in questo tardo pomeriggio di inizio autunno, così decide per una piccola deviazione sui colli poco distanti: qualche minuto di strada tortuosa, e una familiare, piacevole sensazione di libertà.
Non dover avvisare nessuno del rientro posticipato, non dover concertare l'ora del ritorno, non dover coordinare i tempi per la cena: niente male la vita da single, è sottovalutata.
Avanza zigzagando, imposta traiettorie, assorbe la sensazione dell'incontro con l'aria, apprezza la risposta del motore, morbido a bassi giri, anche se non perfettamente fluido, deciso e potente agli alti regimi. Le curve si susseguono. Non serve esagerare con la velocità. Non vuole rischiare sanzioni, sempre più pesanti, e soprattutto non vuole rischiare di perdere parti del corpo che reputa piuttosto importanti per sé, e che gradirebbe conservare il più a lungo possibile.
Quando entra in casa deve accendere la luce.
- Eh, sì. L'estate è ormai andata.
Ma l'autunno è una stagione piacevole. Le temperature sono ... [segue »]
Composto mercoledì 31 agosto 2016
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