La bambina che salvò i sogni

...lacrime scorressero sul viso liberamente. E lui lo raccolse. Subito. Seppe trovare parole capaci di sfiorare il cuore e di rasserenarla. Le diede forza.

Si ritrovarono, esattamente un anno dopo, nella città Eterna, nello stesso giorno e alla stessa ora del loro ultimo incontro. Era solo uno strano disegno del destino, eppure regalava a quell'incontro un non so che di magico. Così come magia fu il sentire l'affanno e la tensione sciogliersi istantaneamente appena si abbracciarono. In un battito di ciglia ritrovò la familiarità di tutto ciò che per tanto tempo era stato solo un ricordo. La casa, i gatti che facevano capolino e le davano il benvenuto. I rumori, i suoni, tutto era uguale. Così come i passi affrettati, ondeggiando sui tacchi alti, destinati ad aprire il valzer di parole pronuciate tra lacrime e risate. C'era passione, c'era vita, tra gesti e sguardi che scaldavano l'anima e ravvivavano il corpo, prima di lasciare il posto ad un nuovo arrivederci.
Eva si ritrovò così ad attendere che Alex mantenesse la sua ultima promessa: paziente aspettò l'arrivo di un gattino, magari dal pelo fulvo e lucente, tenero e selvatico al tempo stesso. Proprio come lui. Lo avevano deciso insieme. Il micio ... [segue »]

Simona Villa