Un amore impossibile, o quasi

...abitanti. L'edicola iniziava a vendere i primi giornali, la bancarella dei dolciumi da li a poco sarebbe stata assalita dai più golosi. Qualche turista corredato di macchina fotografica, faceva le prove per scattare le foto migliori.
La ragazza ritornò al tavolo per chiedermi se avessi gradito qualche altra cosa. Stavolta non la licenziai con la scusa di andare al wc, notai che dalla tasca della sua divisa fuoriusciva una targa. Il testo non si leggeva perché coperto dal foulard amaranto che indossava a corredo della divisa, un tailleur blu. Le feci notare che la targa non era in vista, ero curioso di vedere cosa vi era impresso. Mi rispose con un sorriso ed immediatamente spostò il foulard per farmi leggere il testo sulla targa. Il nome apposto era Giovanna.
Per un attimo un black out determinò le mie funzioni vitali. Lei si accorse del momentaneo smarrimento e mi chiese: Qualcosa non va?
Nulla risposi, ma ero tentato a dirle che il mio cuore impazziva nel ricordare Giovanna Arquati.
Le dissi che ero lieto di sapere quale era il suo nome e che il mio era Marco. La conversazione continuò per qualche istante su vari argomenti fino a quando non fummo interrotti ... [segue »]