La chiamiamo fortuna?

...ti dica che stavolta io ero sulla difensiva e ho fatto solo quello che mi hai fatto tu. Davvero, se pensi di aver avuto paura, sappi che non solo sei stata coraggiosa, ma anche intraprendente. Mi hai fatto sentire sicura e desiderata. Esitato per interminabili minuti giocando con l'elastico dei pantaloni fino a che tu mi avessi detto "non ti sento abbastanza" e stringendomi ancor più forti ancora segni, lividi, fame, voglia gola, desiderio. Girarsi spingere, tenersi la testa, appoggiarsi al muro. Baciati baciarti tutta, tutto, accarezzarti toccarti.
Mi destabilizzi eppure mi dai così tanta tranquillità. Io ti amo. Sei umile e sei fiera. Hai un corpo stanco così vivo. Temo e fremo all'idea di aiutarti ad amarti di più, capire che il cibo non è uno sfogo ma una carica di energia. Una gioia di vivere da viverti potrebbe essere il tuo corpo. Tutto quello che scrivo vale per te quanto per me. Ormai la crescita tua è la mia crescita e il mio crescere è parte di te. Mi solleciti ad essere meglio e ora ci chiediamo: cosa possiamo significare per gli altri?
La chiamiamo fortuna? Forza, specie umana, hai un linguaggio. Ricerca, ricerca, ricerca. Telefonate, incontri, frasi, cuffiette. Farsi prestare un telefono, perché non c'è giorno che passerei senza te. È coraggio, è tenacia, è costanza, pazienza, comprensione, ascolto, fiducia, lealtà, sincerità. È quotidianità, follia, soldi, tempo, impegno. Passione, desiderio, incontro, condivisione, giudizio. È umiltà, goliardia, è osare, essere cauti. Chiedere, rispondere, ricevere, dare. Coscienza: chi è l'una per l'altra. Amare.
Ti amo?
Che fortuna averti incontrata quel pomeriggio estivo nel nostro posto in Toscana.