Il Randagio


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Troduum... Troodum...
Il cuore di Javier sobbalzò.
Aprì gli occhi di colpo.
Era disteso sul suo letto di paglia. "Il gallo? L'alba, di già?" Si chiese, ancora mezzo addormentato. "No. Sono le trombe di guardia del castello. Qualcuno, nel cuore della notte." Realizzò mentre era già in piedi e quasi presentabile.
Automatismi di un servo di sedici anni.
Raggiunse il cortile interno con il fiatone, più per l'ansia che per la corsa. Tutto Castel Tramonto era in fermento. Guardie armate, domestiche e cortigiani correvano da una parte all'altra sotto la luce delle torce. La frenesia era come quella che precedeva la visita di un emissario del Monarca. "No. Stavolta è diverso." La paura di un attacco nemico si insinuò in lui, paralizzandolo.
"Che c'è? Chi sta arrivando?" Chiese ad Agnes, la vecchia cuoca, mentre gli passava accanto.
"Il Randagio, dicono." E si trascinò verso le cucine, dopo aver lanciato un occhiata alle mura.
"Il Randagio?" Gli ci volle un po' per ricordarsi quel nome, uno di quelli delle leggende che gli raccontava sua madre. L'uomo che secoli fa inventò la magia per sconfiggere la Grande Bestia. Era solo uno dei suoi tanti nomi. L'Immortale, l'Ultimo Mago... "Ce ... [segue »]
Composto giovedì 22 gennaio 2015

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