Il Randagio
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...che possiedi tu ce l'abbia addosso, quindi possiamo partire subito." Concluse il mago.
Appena Javier mosse un passo verso l'uscita, Almo tuonò, in piedi: "Bada bene, sguattero. Se mai rimetterai piede nelle mie terre, considerati morto."
"Bada bene, Almo." Ribattè il Randagio, di spalle. "Se mai rimetterà piede nelle tue terre, prega che sia di buon umore."
L'aurora schiariva la foschia sulle pianure intorno a Castel Tramonto, mentre l'Ultimo Mago e il suo nuovo allievo camminavano verso Est, seguiti da Ombra.
"Non oso immaginare la quantità delle domande nella tua testa in questo momento... ma lascia prima a me chiederti una cosa. Dimmi, Javier, secondo te come ho fatto a superare incolume le guardie, ad ascoltare i tuoi pensieri, a umiliare quel vecchio nobile impunemente?
" Con la magia? "Rispose timidamente.
" Rispondono tutti così. "Sogghignò il Randagio." No, con l'immaginazione. Le mie minacce, per esempio, erano vuote, come tutte le parole. È stata la fantasia di Almo a riempirle e a dar loro potere. Certo, con la magia avrei potuto radere al suolo l'intero castello, ma è uno spreco di energie che non posso più permettermi. "
Dopo una breve pausa, continuò:" Ricorda, la magia la fanno i maghi, ma è l'immaginazione a fare un mago. Considerala la tua prima lezione. "
" Sì, Mio Signore. "
" Prima di tutto, appartengo solo a me stesso. Non sono tuo. E poi te l'ho già detto, Randagio va più che bene. ".
Composto giovedì 22 gennaio 2015
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