Il Randagio
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...nero che trotterellava al seguito del mago, annusando rumorosamente l'aria. Nel completo silenzio della corte, il Randagio prese a sorseggiare del vino mentre allungava dei bocconi di manzo al suo compagno dal muso schiacciato.
Javier, compreso di non poter far altro, si ritirò verso il fondo del salone, insieme agli altri. Sul volto del maggiordomo Panza intravide una smorfia, segnale di una futura punizione.
"Benvenuto nella mia umile dimora." Almo Zerran ruppe con voce stentorea l'imbarazzante momento. "Le bestie, però, non sono ammesse."
"Bestie? Ah, ti riferisci a Ombra." Rispose il Randagio. "Non preoccuparti, non è pericoloso... basta non dargli fagioli." Con un cenno della testa indicò il cane, tutto intento a guardarsi attorno.
Vaerland sbottò. "Come osi! Razza di..."
Almo mise subito a tacere il figlio, si raddrizzò sul seggio e proseguì. "Sono cinquant'anni che il Monarca ha proibito l'uso della magia. Spero che Lei si renda conto dell'enorme rischio che sto correndo per il solo fatto di ospitarla."
"So bene quanto può essere implacabile l'ira del Monarca, dopotutto era un mio allievo. E per la precisione, sono quarantanove, gli anni." Il mezzo sorriso sulle labbra del Randagio svanì.
"Dunque cosa l'ha spinta in queste ... [segue »]
Composto giovedì 22 gennaio 2015
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