L'anima suprema

...chi posò il suo sguardo? Irene de Pinto, no?
Iniziò a cantare, con voce calda, un brano in inglese che avevo udito da una performance di Susan Boyle: Bridge over troubled water, di Simon & Garfunkel. La sua era la versione di Elvis, a Las Vegas nel 1970, alla quale performance assistette lo stesso Paul Simon, esprimendo le parole famose:
"è la versione definitiva. Possiamo andarcene a casa!"
Beh, quella della Boyle è bellissima, ma Elvis è un'altra cosa!
Timidamente applaudimmo mentre Ren, ancora con il bicchiere del caffè in mano, si ritirò in medicheria.
Non condivisi quella scena, ma fu Ronny a stupirmi.
"La mia collega è abbastanza selettiva, nelle sue scelte. Nulla di personale."
Lui mi sorrise:
"Assolutamente. Dietro a quell'aria di sufficienza, c'è una meravigliosa anima. Deve imparare a farla venir fuori."
"Già."
Non sapevo che altro rispondergli.

Ronny, che si era fermata alla soglia della sala medici, disse:
"Può darmi un minuto?"
Irene, con la solita aria glaciale.
"Che un minuto sia."
Pausa.
Ren aveva posteggiato il carrello con le cartelle cliniche dei ricoverati.
"Mi piacerebbe invitarla a cena, una sera di queste."
Lei ebbe una violenta scossa.
"Credo di non aver compreso."
"Invece hai capito bene." Ora gli dava del "tu" ... [segue »]