Universo parallelo
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...dico una parola.
- Perché non parli? - mi chiede.
- Sono un po' triste.
- Lo sono anch'io.
Sì, ma non quanto me!, penso mentre guardo le luci della tangenziale che sfrecciano veloci come i lampi che squarciano il buio della notte.
- Grazie. Sono stata bene. Ho visto mondi di aeroporti che non conoscevo - gli dico, ma vorrei confessargli altre milioni di cose.
- Grazie a te per avermi accompagnato. Sono stato bene anch'io.
Lo guardo negli occhi. Mi sale un po' di astio misto al senso d'impotenza per non poterlo trattenere. Cosa si dice in questi casi? Ci sarebbe così tanto da confessare ma... Meglio tacere. In fondo è stato come un bel sogno. E si sa che i sogni finiscono al mattino. E questa è la nostra alba.
- Allora buone vacanze - gli auguro amara.
- Non essere triste. Ci vedremo ancora. Ti chiamo dopo. Anche domani ed i giorni che verranno.
Ed io vorrei dirgli di non telefonarmi più perché ci sono cose che non sono nel nostro destino a prescindere da quanto le vogliamo. E noi facciamo parte di esse.
L'ultimo bacio e ci separiamo.
Sono a letto e ripenso al giorno ... [segue »]
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