L'ordine irragionevole
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...per costruire un nuovo io, più vicino a quelli che sono i miei ideali: non sarebbe stato un lavoro facile ma quella sensazione di benessere non l'avevo mai provata prima. Non avevo più paura di me stesso, avevo finito di abiurarmi. E da quel giorno cerco quotidianamente di scoprirmi sempre un po' di più, agendo con la ragione nel tentativo di non commettere quegli errori ambigui e dannosi che avevo commesso in passato. Volevo essere io. Volevo accettare finalmente me stesso. La comprensione altrui sarebbe venuta di conseguenza.
Le ultime energie abbandonarono il mio corpo. Quasi senza voce esclamai "Ti amo Stefi!" E, spossato, mi lascia cadere sul letto alle mie spalle.
Composto lunedì 4 gennaio 2010
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