fatta per durare
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...apertura sottostante l'architrave e riuscì con fatica ad introdursi tra due colonne sotto la cupola.
All'interno, inaspettatamente, la volta si presentava altissima e di dimensioni apparentemente infinite; gli sembrò incomprensibilmente dilatata e come forata, presentando ovunque una luce brillante, come fosse profusa da tanti fuochi lontani. L'enorme sala era caratterizzata, al calpestio, da un fitto reticolo di camminamenti stretti e tortuosi che delimitavano cavità tutte diverse tra loro. Sul fondo ombroso di ciascuna cavità si agitavano immagini di una o più forme semoventi, simili tra loro, e simili ad una di quelle già viste sugli architravi degli innumerevoli stretti accessi alla cupola. I movimenti degli esseri, vari e sconclusionati, si assommavano determinando flussi e riflussi prevalentemente diretti ora verso il fondo scuro della fossa, ora verso uno o più bordi superiori, in tentativi di ripetute scalate, senza successo, verso la luce.
Percorrere i camminamenti tra le fosse risultava costantemente rischioso, per l'esiguità delle loro larghezze e per la friabilità del terreno; era facile scivolare in una delle tante cavità, ma la curiosità spinse il barbone a procedere ed osservare. Mano a mano, ogni camminamento si fece più largo e più solido, e ne risultò facilitata e più raffinata la generale ... [segue »]
Composto mercoledì 21 agosto 2013
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