fatta per durare

...lo stravolse.
Percepì la sostanza inerte e rocciosa, solida e scura, generare l'acqua, e da questa molteplici forme animate. Prima vide il ramificarsi del verde, tra il verde vide apparire la carne, dalla carne irruppe un moto divoratore rivolto verso se stesso; poi, da quel moto disordinato e apparentemente privo di senso, si ordinò all'improvviso un moto geometrico trasformatore, che divenne sempre più finalizzato e letale, dal quale iniziarono a sprigionarsi pensieri, suoni armonici e ristretti programmi. Poi indagini. E lo sfruttamento delle indagini costituire una memoria continuamente scremata dall'oblio. Scremature d'oblio calate di nuovo nella carne. Indi il trattenere della carne quanto di più ad essa conveniente e perpetuante. Il costituirsi, al contempo, di una realtà incorporea dotata di percezioni sottili, di sensazioni ed intuizioni, visibilmente tendente a forme astratte perfette, formulare ipotesi e programmi ideali, generatrice copiosa di indirizzi. E da ultima, affiorare una conoscenza via via sempre più approfondita e dettagliata delle regole universali di crescita e sviluppo, conservante, però, l'originaria famelicità. Vide così una carne nuova, infatuata di se stessa, prepotente e dominatrice, erroneamente convinta di poter dominare l'indominabile.
Gli comparve, in fondo, in un attimo dalla durata inimmaginabile, tutta la storia del mondo, del suo ... [segue »]

Franco Paolucci

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