condannati all'incertezza

...l'idea di Dio, senza ricorrere alla montagna di argomentazioni che illustri pensatori hanno elaborato nel lungo tempo e che ci sono a tutt'oggi pervenute. Non intendo rifiutare nessuna di tali argomentazioni, siano esse stimate come emerse dalla indubbia sacralità dello stupendo fenomeno della Vita, oppure oggetto di numerose disquisizioni di ordine filosofico religioso. Cercherò di avventurarmi nel campo infinito delle ipotesi entrandoci, per quanto possibile, con la nudità dell'innocenza di un bimbo non catechizzato. Non posso però escludere totalmente l'influenza della mia formazione cristiana che cercherò, per quanto possibile, di porre da un lato, superandola con la ferma volontà di esercitare continuamente controlli adeguati per mantenermi nell'ambito di un pensiero puro.

Quando si perviene alla constatazione che ogni essere umano è condizionato da propri limiti, se non si trascura l'evidenza che oltre il confine di detti limiti sussiste una realtà percepibile intuitivamente priva di dimensione ed intensità definibili, viene a formarsi in ogni mente pensante una sorta di Idea Complessa di questa realtà. Una realtà talmente opaca e indefinibile ove ci sarà possibile collocare tutto ciò che ci appare usualmente incomprensibile, invisibile, finanche e solo supposto impercettibile ma, in un qual certo modo, intuitivamente o solo mentalmente manifesto.

Se si ... [segue »]

Franco Paolucci

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