Dell'amore, dell'odio e di altri fantasmi
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...l'amore più grande ma anche il più sbagliato. Dopo di lui, tutto ancora adesso sembra placida ombra, grigio e debole riflesso di un ricordo, di una salata malinconia. Tutt'oggi rimane incancellabile. Ho conosciuto il grande amore.
In un secondo tempo, ho sperimentato anche l'Dio più profondo, comprendendo come esso sia direttamente proporzionale all'amore stesso. Avevo riposto una così enorme aspettativa in quella mia storia successiva, che al momento della rottura, la mia esistenza si è popolata progressivamente di fantasmi: quello di mio padre, quello dell'amore perduto, dell'ex tremendamente detestato, di innumerevoli paure, di grandi insicurezze, e spesso di enormi fobie. Ed è in questo preciso momento della vita che, recuperando il coraggio rimasto ed i cocci di un'esistenza infranta, ho ricominciato da me. Ho ripreso una forma di comunicazione che utilizzavo spesso da bambina: la scrittura.
Se da adolescente riempivo le pagine dell'agenda Smemoranda, ora gremisco fogli elettronici di bigie delusioni, respiri spezzati, desideri inespressi, rabbie interiorizzate ed amori naufragati. Scrivo per esorcizzare. Mi piace definire ciò che compongo come una sorta di messaggi in bottiglia. Scrivo racconti o parole in rima. Non importa poi se questi messaggi andranno a destinazione: l'importante è che la corrente della pubblicazione li porti ... [segue »]
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