Il pianto della regina

La regina guardò il marito sedersi a tavola ed essere servito da una sfilza di camerieri in calzamaglia che si facevano in quattro per accontentarlo in tutte le sue richieste, gli venne versato un bicchiere di vino rosso che tracannò in un sorso, poi gli fu posta sul piatto una coscia di cinghiale arrosto aromatizzato e quando il sovrano cominciò a mangiare i camerieri si ritrassero leggermente, rimanendo vigili in caso avesse bisogno di qualcosa.
Sua moglie aveva già mangiato poiché l'ora di cena era già passata da un pezzo, ma erano mesi che il re tornava sempre in ritardo a corte, non si era mai giustificato per i suoi ritardi, neanche quando il paggio gli aveva ricordato che non era consono ad un buon monarca arrivare tardi a cena, specialmente quando erano presenti ospiti; il sovrano si era limitato a guardarlo negli occhi e ad alzare le spalle: "Non per niente sono il re, posso fare quel che voglio."
La regina si era accorta che qualcosa nel marito era cambiata, non era più l'uomo attento e premuroso nei suoi riguardi e nei riguardi del suo popolo, era assente, distratto e non la colmava più di attenzioni, non la faceva ... [segue »]

Anonimo