Scritto da: Angelo Vozzella

Il mare e la perla - la fantastoria di Luna ed il suo amore di una notte


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...veloci sulle pietre, allontanandosi dalla riva. Luna la rincorse ostinata e divertita, come in un gioco di fidanzati e quel gioco durò molti minuti.
La spiaggia era lunga e larga, buia, sterminata. I piedi nudi non sembravano farle male e nel silenzio era forte il rumore dei passi tra le pietre.
Dopo gli scatti iniziali, l'andatura diventò più fiacca e se dapprima, in corsa, il cielo sembrava un tappeto nero, ora a passi più lenti Luna riusciva a distinguere anche le stelle. Correndo guardava un po' le stelle ed un po' la fuggitiva. Iniziò ad aiutarsi seguendo la sua scia, sentendo la fragranza lieve e pungente del suo profumo. La sposa sembrava rallentare apposta per farsi raggiungere ed il profumo diventava più intenso. Luna vedeva sempre più a portata di mano i veli volanti che le facevano da coda. Poi il dolce placcaggio e l'atterraggio.
Stese sulle pietre, ridenti, con la riva molto lontana. Tra il fiatone e le risate, Luna le chiese il nome e la donna, che da così vicino era ancor più bella e luminosa, rispose pensierosa, dopo un po' di secondi di silenzio.
"Ti chiami Luna? Che bellissimo nome", disse senza rispondere direttamente, poi riprese un ... [segue »]
Composto lunedì 27 febbraio 2012

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