Scritto da: Angelo Vozzella

Il mare e la perla - la fantastoria di Luna ed il suo amore di una notte


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...dolcemente tra le pietruzze, le alghe e la sabbia. Camminavano dove nessuno aveva mai camminato, in un tratto di mare dove quella notte, e forse solo quella notte, il mare non c'era. Camminando verso le onde, per raggiungere una riva mai stata così lontana, iniziarono a tenersi per mano, quasi accarezzandosi. Ad ogni passo, poi, la presa si faceva più forte e le mani sembravano esprimere un desiderio. Il più bel desiderio carnale mai espresso davanti al mare e sotto le stelle.
Si sedettero condividendo i sospiri, le vesti bianche di Gaia erano ormai bagnate, lasciavano intravedere i suoi prosperosi seni, i capezzoli ed anche le dolci parti dell'intimo. Anche Luna era inzuppata, ma le importava poco, non sentiva neanche freddo nell'umidità della notte.
Una accanto all'altra, iniziarono a sfiorarsi con dolcezza, poi con più passione. Gaia le si avvicinò al volto, toccandole le labbra, e con un respiro sembrò trasmettere a Luna tutto il calore del mondo. Un bacio. Poi un altro ancora, mentre le punte delle onde iniziavano a bagnarle frizzantine e ad intonar loro una dolce melodia d'amore. Violini, arpe e piccoli tamburelli fatti di pietre.
Luna si svestì della sua giacca rossa, regalandola al mare che ... [segue »]
Composto lunedì 27 febbraio 2012

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