Scritto da: Angelo Vozzella

Il mare e la perla - la fantastoria di Luna ed il suo amore di una notte


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...subito la risucchiò. Con un tocco elegante, Gaia scoprì il suo petto e dopo un abbraccio nudo, Luna iniziò a sfiorarlo con le sue labbra. Nel silenzio della spiaggia solo onde e sospiri. Sensuale, Luna scrollò la sabbia e non smise di sfiorarlo. Sentiva il sobrio sapore della salsedine che s'insinuava nel solco tra i suoi seni. Con la lingua assaporò l'essenza e risalì fino al collo, il mento e poi di nuovo le labbra.
Gaia la fermò, guardandola negli occhi. Le fece cenno di aspettare, poi con lo sguardo le disse addio. Si rialzò, con gli abiti bianchi stracciati aderenti alle gambe e ai glutei. Le spalle abbronzate ed il seno erano nudi. La donna di nome Gaia la abbandonò, incamminandosi verso il mare. Luna restò quasi impietrita, nel guardarla andar via tra le onde. Non si stupiva di nulla e sentiva ancora il sapore del sale sulla lingua, mentre l'acqua aveva già coperto i fianchi, poi le spalle, di Gaia. Si voltò per l'ultima volta, poi scomparì in un cavallone. Luna restò immobile a guardare l'orizzonte. Sentiva il calore delle stelle, le carezze delle onde e si addormentò, sperando di sognare, per rivedere Gaia per l'ultima volta.
Si ... [segue »]
Composto lunedì 27 febbraio 2012

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