I sorrisi del destino
Capitolo: Storie vere d'amore.Scegli la pagina:
...e scendemmo sull'argine a destra verso il ponte della ferrovia. Arrivati all'ombra dei cespugli ci sedemmo sull'erba per riposare. Poiché faceva molto caldo le proposi di togliersi la camicetta e poi il reggipetto. La ragazza obbediva, docile e passiva. Quando vidi il seno grosso, sodo, duro e appuntito, mi sdraiai sotto e incominciai a baciarlo, leccarlo, accarezzarlo.
Dopo un po' le proposi di togliersi anche i jeans, ma la ragazza rimase seduta e non volle alzarsi. Allora ripresi a baciarle e succhiarle il seno. Aveva capezzoli chiari leggermente screpolati. Le mostrai il mio sesso e le presi una mano perché lo toccasse, ma non volle farlo. Allora mi rivestii, mi sdraiai sotto di lei e continuai a baciarle il seno per tutto il pomeriggio.
Alla fine, sul sentiero del ritorno le chiesi: "Ci vediamo domenica prossima?"
Mi rispose: "Non so."
La domenica seguente andai ancora a Legnago e la cercai inutilmente.
Un'altra domenica con nubi e vento, la vidi da lontano e la chiamai, ma la ragazza svoltò per una via e la perdetti.
L'anno dopo, l'amico Nicola una sera mi portò in macchina alla sagra di Boschi, in Luglio. Quando fu buio, sul prato delle giostre incontrai Paola. Mi disse ... [segue »]
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