Vita d'attesa
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...un luogo cupo, aspro, tristemente malinconico. Helena posò i piedi a terra e, improvvisamente, la mano delicata della mamma si staccò dalla sua. Da allora cambiò tutto.
1998
Giornata autunnale. Albania. Helena stava rammentando l'ultima volta che aveva visto sua mamma. Lo faceva spesso nell'ultimo periodo. Erano lì da due anni ormai ma, sempre, era andata a trovarli. E quando Helena la vedeva era per lei una gioia infinita, non capiva perché non poteva tornare a casa. Ma la mamma stava assumendo un aspetto strano nell'ultimo anno. Aveva perso tutti i capelli e portava un enorme benda che le copriva il capo. Era più debole e faceva fatica a camminare. Ma Helena non sapeva proprio cosa avesse. Non capiva ciò che le accadeva intorno. Ma, non faceva altro che abbracciarla ogni qual volta la vedeva.
Quel giorno, era rannicchiata sul suo lettino e rammentava anche il suo fratellino. Ormai doveva avere due anni. Non lo aveva più visto, e rammentò la scena in cui una famiglia felice lo portò via. E soffriva al pensiero di non saper nemmeno il suo aspetto. Quel posto era sempre più triste, sempre più malinconico. E sognava una madre che l'accudisse e un padre che la ... [segue »]
Composto giovedì 12 gennaio 2012
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