Scritto da: Stefania Meneghella

Vita d'attesa


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...portasse alle giostre. Sognava una sorella premurosa e un fratello troppo ingenuo. Sognava la felicità, non pensava di chiedere tanto. Ma, improvvisamente, in un soffio di tempesta, vide arrivare sua sorella. Nell'ultimo periodo, non era stata gentile con lei. L'aveva persino rincorsa per l'intero collegio con un coltellino tra le mani. Credeva volesse ucciderla. Ma, in quell'istante, le si sedette accanto e, dolcemente, le cinse attorno un braccio. Helena si spaventò ma, ammirando i suoi occhi colmi di lacrime, capii che era arrivato il momento di fidarsi. Si sarebbe ricordata quell'attimo per sempre, ne era convinta. Attraversarono entrambe il corridoio di quel posto e furono accompagnate in ospedale. Si avviò verso la porta d'ingresso della camera in cui la mamma riposava. Era ancora viva ma, in un istante, la mamma guardò entrambe, ammirò sua sorella ed infine ammirò Helena. Sorrise per l'ultima volta e poi, le sue palpebre si chiusero lentamente, rimanendo immobile. Gli occhi marini di Helena erano colmati di oceano, piccole tempeste marine che crollavano dalle sue dolci pupille. Da quel giorno, una parte di lei morì con la sua mamma. Da quel giorno, non fu più lo stesso e si ritrovò a vivere in una lunga ed ... [segue »]
Composto giovedì 12 gennaio 2012

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